Hanno rappresentanti sui ghiaioni delle Alpi, presso le cascate del Niagara, in Amazzonia, nelle foreste di eucalipti australiane e in quelle tropicali delle Hawaii. Per essere una famiglia relativamente poco numerosa, un bel record: quello di piante cittadine del mondo.
Le violacee sono una famiglia per così dire un po’ defilata rispetto ad altre che al giardiniere offrono un mare di opportunità, per esempio le composite, le orchidacee, le labiate, le graminacee: famiglie che contano centinaia di generi e migliaia di specie. Le violacee invece no e d’altronde le violette odorose, fiori simbolici della timidezza, sono espressione della primavera che si affaccia senza sapere ancora se ci sono le condizioni ambientali adeguate per l’avvio del nuovo ciclo vitale.
Il genere Viola, comunque, ha incontrato il successo universale presso i romantici di tutte le epoche; non così si può dire degli altri 20 generi della famiglia, per un totale di circa 800 specie. Sono piante più spesso erbacee perenni, oppure annuali o biennali di modeste dimensioni, ma anche arbustive o rampicanti. Molte specie sono rizomatose e stolonifere e con un fusto breve o assente. Hanno foglie alterne, più raramente opposte, talvolta pelosette, dotate di minuscole stipule che risultano utili per la determinazione botanica: la loro forma variabile e caratteristica di ogni specie. I fiori sono bisessuali, attinomorfi o zigomorfi. Hanno 5 sepali, 5 petali, di cui due superiori uguali, due laterali simmetrici e speculari e quello in basso in genere più ampio, che si prolunga in un’appendice posteriore più o meno pronunciata, chiamata sperone.
Ma in molti casi la corolla non più riconoscibile come appartenente alle violacee per la contrazione di uno o più petali oppure, come in Melicytus obovatus, un arbusto endemico della Nuova Zelanda, saldati e penduli in modo simile alle campanulacee. I fiori sono ermafroditi e l’impollinazione avviene tramite gli insetti. I frutti sono capsule o bacche che contengono numerosi semi, spesso sferici. Le violacee sono diffuse nei più diversi ambienti del pianeta, dall’artico ai tropici. Ci sono violette in Finlandia (la flora finlandese ne conta 15 specie spontanee) e violette endemiche hawaiane, appartenenti non solo al genere Viola, ma anche ad altri affini, quale Isodendrion (I. longifolium).
Tra i generi a maggiore diffusione, Rinorea (=Alsoidea) conta, a seconda delle classificazioni, da 60 a oltre 200 specie, alcune delle quali endemiche di Venezuela, Colombia, Ecuador e altre regioni dei tropici. Al genere Jonidium, a sua volta di sole specie tropicali, ascritta la specie brasiliana J. ipecacuanha, di antico impiego medico (radix ipecacuanhae alba). Il genere Hybanthus, con oltre 100 specie, ha invece distribuzione tra i tropici e le regioni temperate dell’emisfero boreale e di quello australe. H. floribundus, per esempio, un arbusto australiano che raggiunge 1 m di altezza e diametro, con una ricca fioritura di piccole ma squillanti corolle blu violetto a gola gialla; viene proposto anche come pianta ornamentale da far nascere da seme e da coltivare in vaso nelle zone con inverni freddi.
Hybanthus floribundus
Fiori altrettanto belli sono quelli di Hybanthus calycinus, che ha la stessa origine e una ricca fioritura blu lillacina. Se i fiori di alcuni generi ricordano quelli delle viole, molti altri come quello appena citato hanno invece l’aspetto di labiate, quasi fossero parenti delle salvie, perch quattro petali sono ridotti ad abbozzi e il petalo inferiore invece vistoso e colorato, per esempio in Noisettia orchidiflora, un cespuglio della Guyana con fiori arancione vivo. Alcune violacee poi sono riconoscibili come tali solo con l’analisi al microscopio, per esempio nella specie rampicante sudamericana Corynostylis hybanthus, che ha i fiori di 5 petali e 5 sepali brevi e pressoch uguali, raccolti in glomeruli. E Decorsella paradoxa (=Gymnorinorea abidjanensis), arbusto sempreverde africano alto oltre 2 m endemico delle fitte foreste della Liberia, a tutto sembra meno che a una violacea: ha foglie ovate, cuoiose con le nervature pronunciate, fiorellini penduli gialli o rosei lungo i rami, in seguito sostituiti da vistosi glomeruli di bacche sferiche arancione che contengono i semi.
Decorsella paradoxa
Hybanthus calycinus