A “Fior di Camellia 2025” per la prima volta un’invitata speciale: la camelia
monumentale di Villa Nardi. Inserita nel volume “Il paesaggio vegetale e gli alberi
monumentali del territorio lucchese” di Paolo Emilio Tomei è valutata con un’età
superiore ai 200 anni, con la possibilità di essere coeva con quella di Caserta,
considerata la più vecchia del nostro paese.
Nel giardino di Villa Nardi, situata sul versante est alle pendici del Monte delle Croci
a sud di Lucca, si trovano alcuni esemplari di camelia, fra cui uno secolare di grandi
dimensioni, forma sferica e altezza pari a 9 metri, attribuita alla varietà diamantina, a
fiore rosso. Tale pianta è inserita nell’elenco regionale degli alberi monumentali della
Toscana (Deliberazione del Consiglio Regionale della Toscana n. 65 del 10/09/2024).
Pur in assenza di documenti che testimoniano la data precisa dell’impianto di tale
esemplare, esistono però alcuni indizi e considerazioni che definiscono il periodo
possibile della sua messa a dimora in epoca tardo settecentesca. La pianta è, infatti, al
centro di un giardino storico a disegno geometrico, con aiuole e vialetti ben definiti,
che si sviluppa su più livelli, con scalinate, fontane e una vasca al centro del livello
più basso, sulla quale è graffita la data 1771.
Questo esemplare occupa, dunque, una porzione non casuale nel disegno geometrico
del giardino storico. La Villa, costruita nel Cinquecento da Antonio Rinaldi su edifici
preesistenti, nel 1771, epoca del rifacimento del complesso architettonico dei
giardini, era di proprietà di Girolamo Rinaldi, Cancelliere della Repubblica Lucchese
e importante personaggio dell’epoca. Tenuto conto che la Villa, con il suo complesso
architettonico dei giardini storici, è stata successivamente di proprietà del marchese
Aurelio Mansi tra il 1782 e il 1819 e che il marchese Mansi era stato ambasciatore a
Vienna ed era uomo di affari impegnato anche con i paesi dell’Estremo Oriente,
l’ipotesi è che la pianta possa essere stata messa a dimora in questo periodo.