Fra le storie di piante il tulipano rappresenta uno dei capitoli più interessanti ed intensi: questo genere di geofite bulbose originario delle aree centrali e occidentali dell’Asia ha accompagnato lo spostamento dell’uomo e, condotto dalla natura nei giardini persiani, si è poi diffuso in quelli ottomani e da qui in Europa. Oggetto di selezioni ed ibridazioni degli orticoltori per avere fiori sempre più particolari e belli, in alcuni casi si è di nuovo naturalizzato in molti habitat mediterranei dove non era mai stato presente. Anche in Turchia si ritiene che 10 delle 14 specie diffuse in natura sono state introdotte dall’uomo.
Si ritiene che la coltivazione dei tulipani sia iniziata nella Persia sotto la dinastia selgiuchida nel X secolo. I giardinieri che raccolsero in natura queste piante bulbose dai fiori colorati si accorsero presto che coltivando differenti specie e varietà assieme queste si ibridavano dando luogo a un exploit di variabilità genetica fatta di forme e colori sempre nuovi e meravigliosi.
Con l’espansione dell’Impero turco i tulipani giunsero a Costantinopoli dove furono ampiamente utilizzati per ornare i giardini del Palazzo di Topkapi e quindi quelli dei molti dignitari della Sublime porta. Qui fu ammirato dagli ambasciatori occidentali ammessi alla corte del sultano Solimano il Magnifico. Nel 1554 l’ambasciatore Ogier Ghislain de Busbecq inviò per la prima volta bulbi di tulipani al botanico Carlo Clusio – Charles de l’Écluse – che per primo li coltivò in Europa a Vienna, nell’Orto botanico imperiale, poi in Olanda in quello di Leida. Da qui negli ultimi anni del Cinquecento i tulipani si diffusero nei Paesi Bassi, in Francia, Germania e Inghilterra.
Il nome Tulipa adottato dai botanici europei deriva dal turco tülbent che indica la fascia di stoffa con cui si fanno i turbanti, in somiglianza della forma del fiore con questo copricapo.