L’Eucharis amazonica detta lirio del amazonas ossia Giglio dell’Amazzonia è una pianta poco conosciuta in Italia ma di facile coltivazione e dalle fioriture generose e profumate. Fa parte della grande famiglia delle Amaryllidaceae che include narcisi, bucaneve, Amaryllis, Hippeastrum e molte altre piante bulbose dai fiori vistosi e particolari. Originaria del Perù amazzonico questa pianta si è diffusa in coltivazione soprattutto in America centrale e meridionale, ma anche nelle altre zone tropicali del globo spesso confusa con un suo ibrido naturale Eucharis x grandiflora. In Italia l’Eucharis amazonica deve essere coltivata in casa nei mesi invernali in una collocazione molto luminosa e all’esterno in quelli estivi a mezz’ombra. Il bulbo può essere tenuto in vaso in un terriccio ricco di sostanza organica ma ben drenato. Le annaffiature devono essere abbondanti nella stagione calda mentre in inverno quando c’è meno caldo e meno luce è necessario non esagerare. L’Eucharis vegeta in temperature calde 18°-20° ma può soffrire e deperire se tenuta sotto il 15°, le foglie ovali e acuminate hanno un colore verde scuro dalla superficie brillante che le rende molto eleganti . La pianta fiorisce in modo irregolare anche più volte nel corso dell’anno con gruppi di fiori (fino a 10) bianchi che ricordano la forma di quelli del narciso, posti alla sommità di steli alti fino a 60 cm. Se ben coltivata si moltiplica e divide per via vegetativa molto facilmente
Eucaris è un genere composto da circa 16 specie, il nome deriva dalla ninfa greca Eucharis, non presente nella mitologia antica ma citata dall’arcivescovo francese François Fénelon (François de Salignac de la Mothe-Fénelon) nelle Avventure di Telemaco, un famoso romanzo pedagogico pubblicato nel 1699.
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