L’edizione 2023 di VerdeMura vedrà protagoniste le camelie, un genere di arbusti orientali dalle forme e colori inesauribili che hanno trovato in Lucchesia una seconda patria. Il sotterraneo del baluardo San Regolo ospiterà una delle più grandi esposizioni mai realizzate con centinaia di fiori recisi, provenienti dalle ville, dai vivai e dalle collezioni del territorio, capace di far apprezzare la grande varietà di colori, forme e sfumature, frutto di accurate e attente selezioni portate avanti nel tempo.
Fra queste una sezione importante sarà dedicata alle varietà presenti nella Villa Reale di Marlia, la residenza che fu di Elisa Bonaparte e Maria Luisa di Borbone, che rinnova la collaborazione con VerdeMura mettendo a disposizione oltre ai suoi tesori botanici anche il biglietto ridotto reciproco. Oltre alle storiche cultivar lucchesi sarà possibile vedere anche le nuove specie recentemente scoperte nei territori inesplorati del Laos e del Vietnam da poco introdotte in coltivazione in Europa. La mostra delle camelie proseguirà all’esterno del sotterraneo nei viali dello storico e pregiato Orto Botanico e, in via del tutto eccezionale, anche nei magnifici giardini della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dove si potrà visitare un interessante pometo, e dove sono conservati decine di esemplari antichi e moderni e una pianta del tè (camellia sinensis) che è resistita alle gelate del 1985 ed è stata riprodotta, per la sua rusticità, per dare origine all’unica piantagione di té italiana a Sant’Andrea di Compito.
Sabato 1 aprile dalle ore ore 11.30 incontro e dibattito fra alcuni dei massimi esperti nazionali di Camelie: Andrea Antongiovanni, Daniele Bosi, Guido Cattolica e Andrea Corneo parleranno della camelia italiana nella storia, ricorderanno la figura di Vito Menchini e presenteranno la nuova camelia ‘Gemma di Pescaglia’.
LE ALTRE MOSTRE Altre due mostre saranno dedicate all’impatto pittorico di due generi dalla storia molto diversa. La Bouganvillea, pianta brasiliana, diffusa oggi in tutto il mediterraneo con il cambiamento climatico rappresenta una risposta alle posizioni assolate e aride come terrazzi e terreni esposti: la selezione ci dona oggi una tavolozza cromatica incredibile dal bianco, al giallo, tutte le tonalità del rosso e del viola in una pianta che può fiorire con continuità e abbondanza in tutta la bella stagione con effetti spettacolari. Il lavoro dei grandi ibridatori di rose, francesi in primis, sarà illustrato in una mostra sulla regina dei fiori e in particolare sulle varietà screziate di rose fra cui la linea dedicata ai pittori impressionisti, uno sguardo all’innovazione e al mutamento degli abbinamenti di colori e di disegno dei petali che ha caratterizzato il vivaismo di questo settore negli ultimi decenni