Veri e propri ecosistemi in miniatura, i terrarium necessitano di pochissime cure, fanno risparmiare acqua e tempo ed hanno la capacità di arricchire e colorare gli spazi interni.
Nei terrarium chiusi (solitamente da un tappo di sughero o a chiusura ermetica), si dispongono strati di argilla espansa o ghiaia grossolana, ghiaia sottile, carbone attivo, terriccio, piante varie e sassolini decorativi.
Attraverso la respirazione, le piante emettono vapore acqueo che, condensandosi sul vetro e ricadendo al suolo, torna alle radici ricreando in piccolo il ciclo dell’acqua del Pianeta. In un sistema del genere, l’ossigeno emesso dalle foglie attraverso la fotosintesi diurna viene utilizzato dalle piante per la respirazione mentre l’inverso avviene per l’anidride carbonica, e le foglie che invecchiano e cadono contribuiscono a concimare il terreno.
Enrico Rossi è un giovane pollice verde, che tutti conosciamo come Green Heart Geek per la sua intensa attività sul Web, Dottore Agronomo, Plant sitter e “medico delle piante”. Durante Verdemura 2025 ci guiderà alla scoperta di cosa bisogna fare in modo pratico come realizzare un terrarium e tenere le piante in ottima salute.